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"Grande è la forza di richiamo che risiede nei luoghi." (da Cicero)

Villa Martiner

Nel 1897, Franz Martiner Senior da Kuenz, esportatore e figlio di una famiglia di commercianti con sede a Valencia, costruì questa villa in stile fin de siecle ricavandovi anche dei laboratori di produzione e spedizione. Più tardi, cedette al figlio Franz junior un'impresa fondata un anno prima per la produzione di altari lignei. Come molti altri produttori del settore, la ditta Franz Martiner fino al 1914 eportò altari in tutti i territori dell'Impero Austrungarico, guadagnandosi dall'arciduchessa Maria Theresa di Braganza il titolo di fornitore di corte.

Casa Lenert

Nel 1874, Franz Moroder de Plandemurada ristrutturò la piccola casa colonica in località Lenèrt, avviando la produzione di arte sacra come nuovo ramo d'attività della ditta Frateli Moroder. Nel 1906, acquistò un istituto d'arte ad Offenburg, di cui i figli Eduard e Rudolf assunsero poi la direzione. A casa Lenért e ad Offenburg lavorarono, fino alla prima guerra mondiale, fino a 40 artisti e decoratori. Il nipote Norbert lavorò come intagliatore nell'antico laboratorio della casa fino a pochi anni fa, quando cessò l'attività.

Villa Doss

La nuova Villa Doss fu costruita nel 1883 da Dominik Anton Moroder, pittore e grossista di sculture lignee, fratello più giovane del pittore Josf Moroder Lusenberg. L'edificio aveva due piani, e al pianterreno si trovava un laboratorio di pittura per arte sacra in cui fino alla prima guerra mondiale arrivarono a lavorare fino a 10 dipendenti. Poi l'azienda fu rilevata dal figlio Heinrich che la diresse fino agli anni Sessanta, ed è tuttora attiva in quarta generazione nell'attiguo edificio di Villa Rumanc.

Villa Costa

L'edificio fu acquistato all'asta e ristrutturto nel 1830 da Josef Senoner da Costa, un  uomo d'affari gardenese con sede a Norimberga. Nel 1899, Franz Mooder (de Lenért) ne rilevò la proprietà e vi trasferì da Plan de Mureda la sede della ditta Fratelli Moroder . Nella Villa Costa Moroder aprì anche il primo sportello di cambio valute della Val Gardena. Il fienile di antica pertinenza dell'edificio è tuttora conservato nel suo stato originale.

Villa ANRI

L'edificio oggi sotto tutela di Villa ANRI, realizzato nel 1925 a Santa Crstina, fu utilizzato come sede della ditta omonima fondata da Anton Riffeser nel 1921, e vi furono allestiti laboratori, uffici, magazzini, impianti di confezionamento e sale d'esposizione. L'ANRI, che nei suoi anni migliori arrivò a impiegare fino a 230 dipendenti, esportava fin negli Stati Uniti. Nel 1952 la produzine fu trasferita in un capannone a Plan de Tieja, e nel 2021 cessò l'attività.

Villa Pigon

Originariamente una fattoria di proprietà della chiesa, l'edificio - non si sa esattamete quando, ma sicuramente prima della prima guerra mondiale - fu ristrutturato e impreziosito con una nuova facciata a quadroni decorativi perimetrali e telai dei serramenti di colore rosso. Villa Pigon fu a lungo la sede di una delle più antiche imprese d'esportazione di statue lignee della Valle, la ditta Riffeser (Pigon) di Vinzenz Riffeser. Negli ultimi anni del Novecento Pigon vendeva prvalentemente oggetti lignei importati, ma nel 2012 cessò l'attività.

Haus Vastlé

La ditta SEVI di Vinzenz Senoner, con un organico di 140 dipendenti nella seda e 200 collaboratori esterni era (con la ditta ANRI di Anton Riffeser) uno dei datori di lavoro più importanti della Val Gardena. La SEVI fu una ditta all'avanguardia in tutta l'Europa nella produzione di oggetti di legno colorati. Villa Vastlé era stata costruita già nel 1831 da Josef Anton Senoner, padre di Vinzenz, che qui aveva iniziato l'attività di distriburore di piccoli oggetti intagliati e giocattoli di legno.

Maciaconi

Intorno al 1870, Alois (Levisc) Riffeser fondò a Plan de Tieja una delle prime imprese di esportazione di giocattoli di legno e souvenir. Sette anni dopo fece costruire Villa Maciaconi, edificio a più piani utilizzato come abitazione e sede aziendale con annessa rivendita, citata perfino in una poesia di Leo Runggaldier dedicata al tintinnio dei giocattoli di legno. La villa, dal canto suo, insieme alla piazza di Dosses era uno dei soggetti preferiti per le incisioni e le cartoline illustrate storiche.

Villa Venezia

Johann Baptist Moroder, figlio di Josef Moroder Lusenberg ed egli stesso uno degli scultori gardenesi più importanti nei primi anni del Novecento, progettò personalmente e fece costruire Villa Venazia intorno al 1903/4, in stile neorinascimentale e con una balaustra impreziosita da colonne lignee marmorizzate. Annesso alla villa c'era un laboatorio di scultura con un lucernario a cupola. Davanti al nuovo edificio un tempo sorgevano il mulino della fattoria Planaces, la fucina a carbone del fabbro e una segheria.

Villa Argentina

Villa Argentina ricorda un altare costruito fra il 1918 e il 1920 per una chiesa di Cordoba (Argentina) che misurava ben 23 metri di altezza e 10 di larghezza. Il responsabile di quel progetto mastodontico (il più grande altare mai realizzato in Val Gardena) era Josef Stuflesser (Bera Pepi de Petlin), che dopo la prima guerra mondiale  aveva rilevato l'istituto d'arte sacra in via Purger. Col ricavato dell'altare venduto a Cordoba, nel 1920 Stuflesser comprò quest'edificio ricavandovi la propria abitazione e l'ufficio della sua ditta di esportazione.