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"Grande è la forza di richiamo che risiede nei luoghi." (da Cicero)

Umbone di ferro

Umbone (parapugno centrale metallico) di uno scudo di legno della tarda età del ferro (dal 6° al 2° secolo a.C.), rivenuto sul Col de Flam. Serviva a proteggere il pugno del guerriero, ed è di perfetta forgiatura celtica. L'oggetto testimonia o la presenza di guerrieri celtici, probabilmente mercenari, o l'imitazione delle armi galliche da parte dei fabbri locali. La parte lignea dello scudo non si è conservata.

Due punte di freccia di selce

Le punte di freccia testimoniano la caccia in alta montagna ancora diffusa nella media età del bronzo. Queste due punte provengono dal Lech Sant, un lago situato alla malga Aschgler (in ladino Mastlé), e come vari altri reperti attestano l'importanza di questa zona come luogo di culto in alta montagna e come sede di roghi votivi. Nel toponimo "Lago Santo" e nella leggenda di una chiesetta sommersa nelle sue acque, sopravvive fino ad oggi il ricordo di un luogo di culto pagano.

Frammenti di ceramica decorata della cultura di Luco-Meluno

Sullo Sciliar, a Monte Castello o Burgstall a 2400-2500 metri di quota, furono rinvenuti vari frammenti di boccali del tipo Luco (dal nome del luogo principale di questi ritrovamenti, vicino a Bressanone), utilizzati probabilmente per versare liquidi e poi volutamente frantumati a scopo rituale. Questi cocci di terracotta dell'età del bronzo, logorati dalle intemperie, sono reperti di un complesso di scavi eseguiti sull'altipiano dello Sciliar, considerato dagli storici un luogo di riti sacrificali.