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"Grande è la forza di richiamo che risiede nei luoghi." (da Cicero)

La fuga verso l'Egitto

Questa piccola scultura della sacra famiglia in fuga verso l'egitto, risaltente al Seicento e intagliata in legno di cirmolo, è una delle opere più antiche conservate nel Museo Val Gardena, e una delle prime testimonianze dell'arte gardenese dell'intaglio del legno. Le raffigurazioni intagliate della natalità di Cristo comincirono a svilupparsi nel Medioevo, e a partire dal Settecento in Val Gardena molte famiglie si specilizzarono nella produzione delle figure del presepe.

Pala d'altare a poittico con soggetti natalizi

Questo presepe dall'insolita forma di altare - alto 2,3 metri e largo 1,8 metri - fu realizzato nel 1947 dall'artista di Ortisei Luis Insam per la propria famiglia. Ricorda lo stile neogotico, è scolpito su legno di cirmolo lasciato al naturale, e raffigura i tre re magi in arrivo alla capanna, l'adorazione dei pastori e, sulle ali, dei rilievi sulla storia del Natale che l'artista cala in un'ambientazione prettamente rurale.

Presepe barocco con scena dell'adorazione

Queste statuette da presepio intagliate, dipinte e dorate raffiguranti l'adorazione di Gesù, furono realizzate da uno scultore della bottega di Kassian Melchior Vinazer intorno al 1760, e per tradizione venivano esposte ogni anno durante il periodo natalizio nella chiesa di San Giacomo. Nella scena compaiono, oltre a Maria e al bambino, Giusepe, Gasparre, Melchiorre e il re africano Baldassarre. Quest'ultimo personaggio aveva cominciato a diffondersi in Boemia durante il tardo Medioevo, e da allora divenne popolare in tutta l'Europa.