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"Grande è la forza di richiamo che risiede nei luoghi." (da Cicero)

Plajes

Il maso Plajes si erge su strati ben visibili di arenaria gardenese, e fu casa natale e residenza di Jakob Sotriffer (1796-1856), il primo insegnante della scuola di disegno fondata nel 1825, che provvisoriamente fu allestita proprio al maso Plajes. A Sotriffer si deve anche la prima collezione di intagli gardenesi, da lui predisposta a scopo documantale per il museo Ferdinandeum di Innsbruck. Al Museo Val Gardena ne sono esposti alcuni esemplari. 

Doss di Preve

Questo maso a edificio unico fu scorporato dal corpo di fabbrica principale Scurcià, ed è documentato per la prima volta nel 1420. Intorno al 1520 passò di proprietà alla confraternita della chiesa di Sant'Anna, davanti al cimitero, cui fa riferimento il nome attuale. Il maso scorporato fu poi ristrutturato nel Novecento, trasformando il palancin in un balcone e una veranda. Alla fine dell'Ottocento, al Doss di Preve lavorarono lo scultore Franz Tavella, e più tardi lo scultore e intagliatore di presepi Luis Alois Insam.

Resciesa

La fattoria attuale è un ampliamento del maso ogiginario risalente al 1836, con l'aggiunta di una veranda di legno a due piani. Al piano terra lo scultore Vinzenz Moroder (1889-1980) aveva allestito il proprio laboratorio, che esite tuttora. Fu lui a realizzare le stazioni della via crucis che conduce alla Cappella Santa Croce (gli originali sono conservati nel Museo Val Gardena). Il nome del maso, Resciesa, è menzionato  già in un documento del Trecento, sinifica "pietre rosse" o "ciottoli rossi", e richiama la presenza massiccia di porfido nei pressi della fattoria.

Villa Bugon

A partire dagli anni Trenta dell'Ottocento, Villa Bugon fu sede della Insam & Prinoth, una delle maggiori imprese gardenesi di distribuzione all'ingrosso di giocattoli fino alla prima guerra mondiale. Già nel 1820, l'azienda aveva aperto una succursale a Norimberga, e qualche anno dopo anche a Londra. Oltre all'attività di confezionamento e distribuzione, in un ex fienile era stato ricavato un grande deposito dal quale la merce veniva trasportata su carri a trazione equina fino allo scalo merci della ferrovia.

Deposito Purger

Nel 1854, Johann Baptist Purger ristrutturò l'ex fienile del maso della pieve per realizarvi un deosito in cui impacchettare e spedire giocattoli, e più tardi anche altari lignei destinati all'esportazione. Nel contempo fece costruire un ponte sul torrente Anna per facilitare l'accesso ai carri a trazione equina. Oggi nell'ex deposito Purger ha sede un'osteria. La facciata Ovest, come il ponte, è rivestita di lastre di porfido, mentre le fondamenta furono ancorate direttamente nell'arenaria gardenese massiccia.

Casa Purger (Palazzo della cultura)

Dove oggi si erge il Palazzo della cultura, un tempo sorgeva un edificio a più piani realizzato nel 1854 dal grossista Johann Baptist Purger sul modello degli edifici urbani, e un palazzo costruito negli stessi anni dove erano ospitati il municipio e l'ambulatorio medico. Per un certo periodo furono anche usati come magazzini del fabbricante di giocattoli Anton Sotriffer. Gli edifici facevano parte del nucleo della piazza, finché nel 1969 furono demoliti, in vista dei mondiali di sci del '70, per far posto a un palazzo dei congressi.