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"Grande è la forza di richiamo che risiede nei luoghi." (da Cicero)

Schegge di selce informi

Nei siti archeologici della preistoria (dal 10.000 al 5.500 a.C.), oltre agli utensili finiti dell’industria litica si rinvengono spesso anche schegge informi, residui della lavorazione in loco. Queste schegge testimoniano l'uso di pietra focaia grigia estratta da giacimenti locali, per esempio sul Col dala Pieres. La selce si usava anche per accendere il fuoco, da cui deriva il suo nome di "pietra focaia" (in ladino: piera da fuech).

Utensili di selce e una conchiglietta marina (n. 49)

Durante il Paleolitico e il Mesolitico (dal 10.000 al 5.500 a.C.) gran parte degli utensili prodotti dall'uomo non erano metallici, ma di pietra (industria litica), soprattutto di selce (pietra focaia), un tempo assai diffusa in tutta la catena alpina. Lavorando in vari modi la selce, infatti, si ricavavano vari utensili, fra cui lame, raschiatoi, punteruoli o piccole punte di freccia (microliti e trapezi).